SAD, l'arroganza che nasconde violazioni contrattuali

Alla luce di quanto pubblicato dalla stampa locale appare ancora più grave il comportamento dell’Assessore che nell’incontro non ha ritenuto di censurare, come richiesto da USB, il comportamento del direttore della SAD derubricandolo a libera espressione delle parti.

Bolzano -

Nessun passo avanti al tavolo tecnico convocato in Provincia.

Infatti se andiamo oltre le frasi di rito, è emerso chiaramente la posizione intransigente del direttore della SAD il quale con un’arroganza inaudita e nel silenzio dell’assessore si è permesso di definire il comportamento del direttore dell’ispettorato del lavoro come frutto di un paese bulgaro e cambogiano.
Solo la reazione del sindacato ha fermato gli sproloqui di un direttore presuntuoso richiamandolo ad un comportamento consono alla riunione.
Un atteggiamento che oggi si è concretizzato nella denuncia, da parte della SAD, del direttore dell’ispettorato, reo, secondo loro, di aver dichiarato al tavolo provinciale convocato appositamente che l’ispezione aveva rilevato delle violazioni dell’orario contrattuale degli autisti da parte della SAD.
Per questo non ci convince l’invito al dialogo da parte della responsabile del personale SAD, peraltro puntualmente smentito dal suo direttore quanto afferma “non discuto le proposte sindacali” ma anche dalle scelte arroganti e per certi versi intimidatorie effettuate nei confronti di un pubblico funzionario.
Alla luce di quanto pubblicato dalla stampa locale appare ancora più grave il comportamento dell’Assessore che nell’incontro non ha ritenuto di censurare, come richiesto da USB, il comportamento del direttore della SAD derubricandolo a libera espressione delle parti.
NO Assessore noi non ci stiamo e vogliamo denunciare pubblicamente il comportamento arrogante della SAD e per questo chiediamo che Lei prenda una posizione chiara a difesa del direttore dall’Ispettorato del lavoro di Bolzano, censurando l’atteggiamento aggressivo di questa azienda, che ricordiamo è finanziata con soldi pubblici, per difendere il lavoro e la professionalità del dott. Flader al quale va la nostra piena solidarietà.
Una scelta che, per quanto riguarda USB, peserà anche sul tavolo tecnico convocato per il prossimo 22 giugno nel tentativo di arrivare a definire il rispetto dell’orario di lavoro di 39 ore settimanali, le fasce orarie, l’orario accessorio e quanto previsto dalla contrattazione e dalle leggi in materia di trasporto pubblico.
Noi riteniamo che il trasporto pubblico è un bene comune e come tale deve essere garantito e svolto in sicurezza, non solo degli autisti ma anche dei passeggeri.
Siamo convinti che il metro di misura di questo servizio non possa essere la riduzione del costo del lavoro, l’aumento dei ritmi o delle saturazioni, ma quello della funzionalità ed in primis quello di garantire la sicurezza.
Per questo il nostro NO a politiche di riduzione dei costi sulla pelle dei lavoratori sarà forte e deciso così come siamo determinati a condurre questa battaglia con tutti gli strumenti a nostra disposizione.
Per questo se al tavolo tecnico la trattativa non porterà a risultati non solo saranno calendarizzati altri sciopero oltre quello previsto per il prossimo 26 giugno ma chiederemo all’Assessore di imporre alla SAD il rispetto delle norme e quindi adottare le necessarie misure per farla rientrare dalle infrazioni riscontrate dall’ispettorato del Lavoro di Bolzano.
Su questo sarà misurata l’autonomia di questo Assessore e la sua autorevolezza nel far rispettare nel trasporto pubblico locale quello che nelle altre città è la norma.
Questo perché abbiamo a cuore le condizioni di lavoro dei dipendenti ma anche per garantire il massimo di sicurezza per il cittadino utilizzatore del servizio di trasporto pubblico.

USB Trasporti del Trentino – Alto Adige