Argomento:

Contestiamo Renzi, boicottiamo il Festival dell'economia!

La voce della protesta deve arrivare dentro i palazzi del potere – così come è stato per la vergogna locale dei vitalizi regionali, quando fu occupata la sala del consiglio regionale! – senza paura e senza vergogna. Perché, anche se dimenticato, politica significa governo del popolo ed al suo servizio deve agire. Ma il festival dello sfruttamento non lo dice!

Sabato 30 maggio 2015 arriva Matteo RENZI a Trento, per una nuova passerella in occasione del decimo festival dell’economia. Quest’anno sarà affiancato dal primo ministro francese Manuel VALLS e, com’è suo costume, celebrerà senza contraddittorio le sue vergognose controriforme, a cominciare da quelle sul LAVORO (cd. Jobs Act), sull’ISTRUZIONE (cd. Buona Scuola) e sul SISTEMA ELETTORALE (cd. Italicum). Con annessa campagna elettorale, gratuita ed assistita, per la corsa del suo partito (anti)democratico alle elezioni regionali di fine mese. Nonostante le magnificenze esposte alla pubblica opinione, sono i fatti che parlano dei non-risultati delle politiche renziane: il lavoro diminuisce in quantità e qualità; la pubblica (d)istruzione sta reintroducendo l’analfabetismo, a cominciare proprio dal capo di governo; i cittadini votano sempre meno! Segno chiaro che i provvedimenti del primo ministro aspirano ad altro, ovvero ad una società di indigenti, senza cultura e privi di qualsiasi potere.

Nel contempo Tito BOERI, attuale presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale nonché direttore scientifico del Festival, ha ordinato l’apertura degli uffici INPS di Trento nelle giornate di sabato 30 e domenica 31 maggio per presentare il progetto LA MIA PENSIONE, un’operazione mediatica rivolta in particolare ai giovani, affinché possano simulare le loro future pensioni da fame, esortandoli a sottoscrivere altre forme pensionistiche. Non è causale che simultaneamente gli uffici di Pensplan Centrum S.p.A., la società che gestisce la previdenza complementare regionale, opereranno congiuntamente agli sportelli INPS effettuando un "open day della previdenza". Neanche dirlo, le spese saranno a carico dell’istituto pubblico, ma i benefici saranno a tutto vantaggio dei fondi pensione gestiti dai privati. E’ il solito rituale: i soldi pubblici posti a disposizione degli investimenti privati.

Questo perverso ed iniquo sistema di politica al servizio dei benestanti e della finanza non può essere tollerato. Il governo RENZI non ha in alcun modo scalfito gli alti livelli di disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, generando in compenso nuove insicurezze nei confronti degli occupati; non ha rimosso le nuove povertà, il degrado, lo stato d’indigenza di buona parte della popolazione; non ha aumentato le pensioni, anzi si sta contrapponendo alle decisioni della Corte Costituzionale sulla restituzione dei tagli attuati dal governo MONTI; ha ridotto drasticamente il sostegno ai senza reddito/lavoro, negando il reddito di cittadinanza. L’INPS, il più grande ente previdenziale pubblico d’Europa affidato a BOERI, sta diventando una succursale della previdenza complementare e privata, in palese conflitto d’interessi; elude qualsiasi serio contrasto al diffuso lavoro “nero” e “sommerso”; non interviene contro la spaventosa elusione contributiva delle imprese “esterovestite”, a cui concede cassa integrazione e mobilità senza alcun controllo sul loro stato economico-finanziario.

Non si contrasta questa vergogna italiana con le lamentele da circolo o battute da bar. Peggio ancora non lo si fa ex post, come procedono i sindacati confederali CGIL-CISL-UIL, che proclamano scioperi dopo l’approvazione dei provvedimenti governativi, rinunciando a qualsiasi conflitto sociale per esclusivi interessi di “bottega” (concertazione, distacchi sindacali, vantaggi sui servizi fiscali ed assistenziali). La voce della protesta deve arrivare dentro i palazzi del potere – così come è stato per la vergogna locale dei vitalizi regionali, quando fu occupata la sala del consiglio regionale! – senza paura e senza vergogna. Perché, anche se dimenticato, politica significa governo del popolo ed al suo servizio deve agire. Ma il festival dello sfruttamento non lo dice!

VENERDI’ 29 MAGGIO 2015 ORE 14:30

SBM E USB CONVOCANO A TRENTO UN SIT-IN DAVANTI AL PALAZZO DELLA PROVINCIA IN PIAZZA DANTE PER CONTESTARE TITO BOERI (PRESIDENTE DELL’INPS) E L’INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL

SABATO 30 MAGGIO 2015 ORE 14:00

SBM E USB ORGANIZZANO A TRENTO UN CORTEO, CON PARTENZA IN PIAZZA PASI E DIRETTO VERSO L’AUDITORIUM SANTA CHIARA PER CONTESTARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO MATTEO RENZI.


U.S.B. (Unione Sindacale di Base) – S.B.M. (Sindacato di Base Multicategoriale