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Confesercenti: i negozi aperti anche il 25 dicembre ?

Allora noi pensiamo che questa provincia, ma anche le associazioni dei commercianti e lo stesso vescovo devono finirla con il gioco delle tre carte (io sono contrario ma il vicino che apre o è il salva Italia che lo permette) assumendosi le loro responsabilità e contrastare a tutti i livelli la filosofia ed i contenuti del salva Italia con una legge che sappia tutelare lavoro, famiglia e autonomia.

Oggi sul giornale L'Adige è apparsa la notizia, divulgata dalla Confesercenti ai propri associati che i negozi possono restare aperti anche il giorno di Natale, Santo Stefano e primo gennaio 2015.

Una vergogna l'ha definita il titolare della ditta TANI TENDAGGI dopo che ha ricevuto la comunicazione che con il salva Italia era possibile aprire tutti i giorni senza più obbligo di chiusura. Noi condividiamo questo giudizio e per questo chiediamo che si smetta il gioco dello scaricabarile per assumere iniziative che la situazione richiede.

Oggi si definisce vergognosa l'apertura del 25 dicembre e si dimentiche il governo Monti con il salva Itala permette l'apertura dei negozi 24 ore a giorno per tutti i giorni, domeniche festività comprese.

A quanto la prossima sorpresa per le aperture notturne?

Basta bugie, mandiamo a casa i venditori di fumo e i cabarettisti di turno.

Ci hanno raccontato che questo decreto legislativo rilanciava i consumi e quindi la ripresa dell'economia. Purtroppo la realtà ci dice il contrario. Recessione, chiusure di negozi e aumento della disoccupazione a livelli record.

Monti ieri e Renzi oggi continuano a raccontarci un sacco di bugie. La realtà ha dimostrato che il D.ls. salva Italia era una bufala, oggi Renzi ci vuole convincere che se cancella l'articolo 18 e toglie diritti ai lavoratori riparte l'economia.

Oggi come ieri questi signori mentono sapendo di mentire contando sul sostegno dei mass media e della stampa.

Ma ritornando alla comunicazione della Confesercenti questa ha solo aperto una ferita che sanguina da anni e si chiama lavoro domenicale nel settore del commercio, si chiama consumismo esasperato e chiusura individualista.

La legge si può e si deve cambiare. A livello nazionale sono depositate delle proposte di legge che prevedono una riduzione drastica delle aperture domenicali nel settore del commercio, mentre la nostra autonomia ci permette di fare una legge diversa da quella nazionale ma l'assessore competente, OLIVI, ben si guarda dall'intervenire con una legge provinciale nascondendosi dietro possibili ricorsi delle azienda, in particolare le multinazionali.

Una scelta pilatesca che vuole nascondere la luna dietro il dito: Infatti rinuncia a dare battaglia per difendere la dignità del lavoro e le peculiarità della nostra autonomia.

Allora noi pensiamo che questa provincia, ma anche le associazioni dei commercianti e lo stesso vescovo devono finirla con il gioco delle tre carte (io sono contrario ma il vicino che apre o è il salva Italia che lo permette) assumendosi le loro responsabilità e contrastare a tutti i livelli la filosofia ed i contenuti del salva Italia con una legge che sappia tutelare lavoro, famiglia e autonomia.

Noi facciamo la nostra parte cercando si organizzare i lavoratori contro la mercificazione del lavoro e la svendita della dignità del lavoro.

 

USB Lavoro Privato