Contratto Orvea. la resistenza continua...
In ballo non c’è solo qualche euro di salario ma un modello di società che prevede lavoro per pochi e mal retribuito se non addirittura gratuito come nel caso di Expo e del festival dell’economia di Trento.
Nei giorni scorsi Usb Lavoro privato e alcuni delegati RSA Orvea hanno distribuito in tutti i punti vendita Orvea riguardante la risposta alla lettera a firma di G. Bertoldi e sulla richiesta di una quota contratto da parte dei tre confederali ai lavoratori Orvea non iscritti ai tre sindacati. Per i costi sostenuti dicono Cgil Cisl e Uil per motivare questa scelta. Per noi invece si tratta di una vera tassa sul lavoro imposta dai sindacati a margine di un accordo aziendale.
In queste ultime settimane abbiamo distribuito una serie di volantini ai dipendenti Orvea su: trasferimenti, sulla discriminazione fra vecchi e giovani, la memoria non si cancella, i sindacati complici e quello di lunedì sul ”paternalismo con pizzo“.
Questo volantinaggio – che continuerà sugli altri aspetti del contratto – è finalizzato a fornire ai dipendenti Orvea una visione diversa ed una analisi puntigliosa dei punti dell’accordo sottoscritto senza la nostra firma.
Questa politica di informazione capillare non sostituisce le forme di lotta ma vuole essere una puntuale e ragionata analisi dei contenuti del contratto aziendale e delle sua reale portata sulle condizioni di lavoro in azienda.
Infatti il 18 dicembre abbiamo presidiato, con volantinaggio ai clienti, per denunciare sia i contenuti dell’accordo, che cancella importanti diritti normativi e introduce una discriminazione salariale strutturale fra vecchi dipendenti e nuovi assunti.
Ma anche denunciare la vergognosa complicità di cgil cisl e uil con questa direzione Orvea/Poli che in tutta la trattativa si sono limitati a contrattare le quote contratto senza porsi il problema delle condizioni di chi deve lavorare.
Siamo determinati, anche contando sulla solidarietà dei clienti e dei movimenti della società civile, a continuare la nostra battaglia per i diritti e per la dignità ma anche per smascherare le politiche di correità delle confederazioni rispetto all’attacco dei diritti messa in campo dalle aziende e quindi anche da Orvea a trazione Poli.
In ballo non c’è solo qualche euro di salario ma un modello di società che prevede lavoro per pochi e mal retribuito se non addirittura gratuito come nel caso di Expo e del festival dell’economia di Trento.
La resistenza continua….
USB Lavoro Privato – RSA Orvea