Ex Malgara: accordo con Bertagni e 80 assunzioni
Noi intendiamo operare a tutti i livelli e mettere in campo tutte le scelte necessarie per garantire ai lavoratori non solo un posto di lavoro ma un lavoro dignitoso.
Leggo con sorpresa ma anche con soddisfazione la notizia dell’accordo fra la Bertagni 1882 e Trentino sviluppo per la reindustrializzazione del sito ex Malgara di Avio come appare, anche se i numeri rimangono bassi, degli 80 posti di lavoro promessi da questo accordo.
Sorpresa perché non riesco a capire i motivi per cui Olivi, senza un reale motivo, ha sistematicamente snobbato le nostre richieste di incontro per fare il punto sulle possibili soluzioni per far ripartire il sito della ex Malgara, soddisfazione perché, salvo sorprese, questo accordo dovrebbe dare una prospettiva occupazione ad 80 lavoratori in una zona dichiarata “difficile” dal punto di vista occupazionale.
Nel comunicato stampa della provincia si legge che “In base all’accordo sottoscritto Bertagni 1882 avvierà in Trentino a partire da gennaio 2018 una nuova piattaforma produttiva dell’agroalimentare di qualità che si aggiunge alla sede di Arcugnano (Vicenza), dove ad oggi lavorano 220 persone, ma con superfici doppie rispetto a quelle disponibili nello stesso stabilimento vicentino..” e che “Il Gruppo Bertagni investirà oltre 8 milioni di euro nell’avvio di nuove linee di produzione in grado di realizzare prodotti di alta qualità..”.
Ciò detto, come USB Trentino riteniamo che dopo le valutazioni positive sul piano industriale e sugli investimenti che dovrebbero essere messi in campo vanno chiariti e ulteriormente precisati tempi, criteri e modalità di assunzione dei lavoratori e delle lavoratrici, i progetti e percorsi formativi senza dimenticare le condizioni economico e normative che saranno applicate a questi lavoratori.
Noi intendiamo operare a tutti i livelli e mettere in campo tutte le scelte necessarie per garantire ai lavoratori non solo un posto di lavoro ma un lavoro dignitoso.
Ciò premesso questa vicenda conferma, da parte dell’assessore Olivi, non solo una specie di supponenza politica ma la mancanza di trasparenza e di coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti sulle tematiche del lavoro, il quale, nonostante le continue richieste di incontro sulla vicenda Malgara, si è ben guadato da incontrarci e tenere informati i lavoratori e le lavoratrici degli sviluppi in corso e di quelli che hanno portato all’accordo con la Bertagni.
Una ulteriore dimostrazione di come questa giunta ritenga superfluo il confronto e l’informazione delle Organizzazioni sindacali che vengono infirmate solo a cose fatte e tramite la stampa.
Questo atteggiamento conferma che le preoccupazioni, le ansie e le apprensioni dei lavoratori e delle lavoratrici Malgara, non sono nelle corde di questa giunta ed in particolare in quella di Olivi. Infatti per lui gli oltre 100 lavoratori preoccupati per la perdita del lavoro, per il loro futuro ma anche di poter recuperare le retribuzioni arretrate, la cassa integrazione non erogata non valgono un incontro.
Infatti Olivi, nonostante le diverse richieste di incontro ha sempre fatto orecchie da mercante sulla necessità di concordare un intervento congiunto verso il ministero a Roma per il pagamento della cassa integrazione guadagni che la Malgara si è indebitamente intascata potendo contare su un accordo che aveva sottovalutato, non solo le critiche che come USB abbiamo avanzato, ma anche la pesante situazione debitoria di Malgara confidando ingenuamente, sull’intervento del famoso “fondo di Dubai” usato da Malgara per prendersi gioco dei lavoratori e della provincia.
Nei giorni scorsi,anche sulla scorta di alcune notizie frammentarie abbiamo chiesto un incontro con l’assessore Olivi e dopo questo accordo speriamo sia la volta buona per avviare quel confronto più volte richiesto sul futuro che spetta ai lavoratori ed alle lavoratrici ex Malgara.
P USB Lavoro Privato
Ezio Casagranda