Argomento:

La nostra dignità non è merce

Noi non abbiamo i mezzi finanziari di POLI ma abbiamo tanta determinazione per difendere quelle conquiste fondamentali che rendono il lavoro diverso dalla schiavitù...

All'inizio abbiamo pensato che l'ingresso del gruppo POLI in ORVEA avrebbe portato maggiori garanzie per il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici ma purtroppo la realtà si è ben presto incaricata di portare tutti alla realtà.
Una gestione arrogante del potere, il superamento delle peculiarità dei prodotti Orvea ormai standardizzata sui prodotti Poli e dopo l'accordo sulla Cigs una chiusura totale a qualsiasi reale dialogo con i delegati dei lavoratori.
Come sindacato e lavoratori abbiamo cercato di mantenere aperto il confronto ma purtroppo, il concetto di “dominio” in capo ai responsabili del Poli ha chiuso - speriamo temporaneamente - ogni possibilità di confronto sui problemi.
La nuova proprietà nei suoi comportamenti giornalieri opera per forzare e/o non rispettare i contratti in essere sia per quanto riguarda gli orari di lavoro che per quanto concerne il confronto con le RSA.
Tanto da arrivare a cancellare orari di lavoro ormai consolidati da anni, imponendo scelte senza senso e che umiliano le lavoratrici senza minimamente preoccuparsi delle condizioni materiali e familiari delle lavoratrici.
Noi non vogliamo e mai l'abbiamo pensato di mettere in discussione la capacità del gruppo POLI di fare business ma per questo non siamo disponibili ad accettare che per fare profitti questa azienda calpesti e sacrifichi diritti e dignità di quanti lavorano all'interno della stessa.
Per questo oggi vogliamo informare i cittadini che si è superato il limite e quindi siamo costretti, a lottare per difendere i più elementari diritti di ogni cittadino e lavoratore: quello di essere trattato come persona e non come una merce.
Quei diritti fondamentali che vanno oltre il valore monetario e riguardano la singola persona nella sua dignità e nei suoi affetti più cari. Poli potrà anche vincere la sua battaglia e riuscire ad imporre le sue regole ma se ci riuscirà non lo farà con il nostro consenso.
Per questo chiediamo ad ogni cittadino onesto e ad ogni persona di buona volontà di sostenerci in questa nostra lotta, perché noi oggi lottiamo non solo per nostri diritti ma anche per quelli dei Vostri figli che rischiano di essere i nuovi schiavi del terzo millennio.
Noi non abbiamo i mezzi finanziari di POLI ma abbiamo tanta determinazione per difendere quelle conquiste fondamentali che rendono il lavoro diverso dalla schiavitù.
RSA USB Orvea - USB Trentino

#schiavimai