Orvea: la lotta non si ferma, anzi si allarga
Una iniziativa a tutto campo che mira a coinvolgere gli altri lavoratori dei punti vendita e quanti intendono essere solidali con una lotta che non riguarda solo che lavora ma anche chi oggi il lavoro non lo trova o è precario e quindi costretto a subire ogni sorta di angheria del padrone.
Martedì  18 agosto i dipendenti Orvea di S. Pio X a Trento – dopo il presidio  del 18 luglio scorso martedì 18 luglio – hanno effettuato ulteriori 3  ore di sciopero contro la disdetta del contratto integrativo.
   Una iniziativa a sorpresa e con l’obiettivo di aprire un confronto  diretto con altri lavoratori degli altri punti vendita che, anche in  presenza della disdetta, non hanno ancora deciso di mobilitarsi per  riprendersi un accordo che è frutto di oltre 20 anni di lotte e di  conquiste.
   Un contratto avanzato sia dal punto di vista economico che normativo  con importanti novità in materia di permessi, aspettative e di  conciliazione fra lavoro e famiglia. Quelle conquiste che la direzione  Orvea, o meglio i fratelli Poli, oggi intendono cancellare con la  disdetta del contratto.
   I lavoratori di S. Pio X hanno coinvolto lavoratori e lavoratrici del  punto vendita di Mazzolombardo dove per circa un’ora si sono confrontati  sul merito sulla conseguenze della disdetta.
   Si sono riscontrate posizioni diverse, ma anche tanta remissività  dovuta alle disparità di forze in campo, le paure di perdere il posto di  lavoro, e le logiche di rassegnazione seminate in grandi quantità da  azienda e sindacati confederali.
   Questo emerso dal confronto fa riflettere tutti su come proseguire le  iniziative e noi abbiamo già iniziato questa riflessione in una breve  assemblea prima di rientrare al lavoro.
   E ‘ emersa la volontà di non demordere e di continuare la lotta, nelle  forme che saranno decise di volta in volta, convinti che la sola scelta  legale (intrapresa dai confederali) non risolverà nessuno dei problemi  posti sul tappeto con la disdetta.
   Si sono decise ulteriori iniziative di mobilitazione che saranno messe  in campo nel prossimo periodo, anche in vista dell’incontro con  l’azienda previsto per il prossimo 18 settembre 2015 dove si affronterà  la questione della disdetta.
   Solo la mobilitazione e la lotta potrà far capire alla direzione Orvea  che la strada intrapresa con la disdetta sarà, alla lunga negativa, per  la stessa azienda.
   La scelta di coinvolgere i cittadini ed i clienti nella nostra lotta in  quanto non siamo intenzionati a farci isolare dentro il nostro punto  vendita. Una iniziativa a tutto campo che mira a coinvolgere gli altri  lavoratori dei punti vendita e quanti intendono essere solidali con una  lotta che non riguarda solo che lavora ma anche chi oggi il lavoro non  lo trova o è precario e quindi costretto a subire ogni sorta di angheria  del padrone.
  Noi lottiamo per il diritto al lavoro ad un reddito dignitoso in applicazione dell’articolo 36 della Costituitone Italiana.
  Noi non abbiamo vergogna delle nostre paure perché’ sappiamo che se rimaniamo tutti uniti possiamo superarle.
   Noi non sappiamo se questo scontro con il colosso POLI lo potremmo  vincere …. ma il nostro lottare per noi è già una vittoria….. il fatto  di non essere ricattati sugli orari di lavoro è già una vittoria…….il  fatto di poter camminare sempre a testa alta e guardarsi con ammirazione  allo specchio per noi è già una grande vittoria.
  La lotta non si ferma perché sappiamo che possiamo farcela.
I lavoratori Orvea S. Piox – Trento
  Usb lavoro Privato
 
							     
    
			 
							 
							 
							 
        						 
				 
 
									 
    
			 
    
			