SAE: L'articolo 18 e' sinonimo di giustizia
Ora il conducente di TIR dovrà essere reintegrato dalla ditta nel suo posto di lavoro, nelle mansioni proprie e dovrà ricevere tutte le retribuzioni aziendali arretrate.
La  S.A.E. Servizi Autotrasporti Europei di Alfredo BONETTI, con sede in  Trento, è stata condannata dal Tribunale di Trento a reintegrare un  proprio autista di automezzi pesanti, licenziato ingiustamente lo scorso  novembre 2013.
   La grande impresa di autotrasporto di merce è ultimamente salita alle  cronache per aver chiuso l’attività italiana di autotrasporto merci  trasferendola alla sede rumena (attraverso la consociata SAE DACIA di  Bucarest), spostando la sua attività d’intermodale da Trento a Verona  disdettando il contratto con INTERBRENNERO, mettendo in Cassa  Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) gran parte del proprio  personale assunto in Italia, ma anche per essere stata accusata dalla  guardia di finanza di Trento di essere una società “esterovestita”!
   Il reintegro è stato possibile grazie al “vituperato” articolo 18 della  legge n. 300/70, meglio nota come Statuto dei Lavoratori. Il giudice  del lavoro di Trento dottor Roberto BEGHINI ha accolto il ricorso  presentato dal lavoratore (PERONI FLAVIO), assistito da S.B.M. (acronimo  di Sindacato di Base Multicategoriale) col patrocinio dell’avvocato  Gianfranco de Bertolini, ordinando “all’Azienda convenuta di reintegrare  il ricorrente nel posto di lavoro e nelle mansioni svolte prima del  licenziamento, condannandola al pagamento delle retribuzioni globali di  fatto dalla data del licenziamento stesso fino all’effettiva reintegra,  con interessi legali e rivalutazione monetaria, oltre al versamento dei  contributi assistenziali e previdenziali”. dichiarando il proprio  provvedimento immediatamente esecutivo.
   La lite fra il lavoratore e l’azienda è di vecchia data. Già negli anni  scorsi la S.A.E. Spa di Alfredo BONETTI aveva licenziato il conducente  (PERONI FLAVIO) dopo un numero imponente di procedimenti disciplinari.  Ciò solo perché il lavoratore ha sempre preteso il rispetto dei propri  diritti e della propria persona, per questo inviso alla dirigenza.  Nonostante egli non abbia mai danneggiato un solo mezzo aziendale né sia  mai stato responsabile di incidenti stradali, l’imprenditore Alfredo  BONETTI da anni ha ingaggiato con il proprio dipendente un vero e  proprio braccio di ferro, e quindi con sindacato (prima la FILT/CGIL,  poi SBM dopo le epurazioni del 2011), avviando nei suoi confronti  procedure disciplinari in misura sproporzionata ed ingiustificata. La  più “famosa” e ridicola risale a circa cinque anni fa, quando il  conducente PERONI FLAVIO rientrò anticipatamente al lavoro da un periodo  di malattia e l’azienda, consapevolmente, gli inviò il controllo medico  fiscale a casa (a malattia conclusa prima!) mentre lui stava svolgendo  un servizio di trasporto con autoarticolato per conto della stessa  S.A.E. Ovviamente il medico fiscale dell’azienda sanitaria non lo trovò  in casa e partì la procedura amministrativa dell’INPS contro il  lavoratore che fu archiviata in fretta e furia quando l’istituto  previdenziale si rese conto dello “scherzo” architettato da padron  Alfredo BONETTI.
   Ora il conducente di TIR dovrà essere reintegrato dalla ditta nel suo  posto di lavoro, nelle mansioni proprie e dovrà ricevere tutte le  retribuzioni aziendali arretrate. In caso di opposizione della  direzione, si procederà alla denuncia penale per violazione  dell’articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti  dell’autorità giudiziaria): E’ bene ricordare a padron Alfredo BONETTI  che, rinviato a giudizio per il ferimento grave sul lavoro di un suo  operaio di magazzino, ha già dovuto patteggiare la pena per non essere  processato in base al reato contestatogli dalla Procura di Trento,  lesione personali colpose (articolo 590 C.P.).
   Pare comunque che ultimamente le condanne della magistratura non  preoccupino molto gli imprenditori… soprattutto se le sentenze  interessano lavoratori e lavoratrici associati a S.B.M. e più in  generale ai sindacati di base.
  Sindacato di Base Multicategoriale – Trento
 
							     
    
			 
							 
							 
							 
        						 
				 
    
			 
    
			