Glas Mueller: la lotta non si ferma
Abbiamo ribadito dal megafono che questa lotta non si fermerà fintanto che il lavoratore Davide non sarà riassunto, i diritti sindacali riconosciuti e la proprietà non si siederà ad un tavolo di trattativa per discutere delle problematiche sollevate dai lavoratori con la loro lotta.
Questa mattina USB lavoro privato, assieme ad alcuni lavoratori della Glas Müller Vetri di Bolzano hanno organizzato un presidio informativo davanti allo showroom della Glas Müller in galleria Stella 2 a Bolzano in solidarietà con Davide, licenziato con un provvedimento ritorsivo dalla proprietaria Chritine Müller nel tentativo di spaccare l’unità far questi lavoratori che dopo anni di sopportazione hanno deciso di dire basta e scioperare.
Basta ad un accordo firmato dalla Cisl locale e fino a poco tempo fa sconosciuto ai lavoratori (in quanto non votato, ma nemmeno illustrato ai lavoratori) che sostanzialmente permette all’azienda il dominio sull’orario di lavoro dei suoi dipendenti.
Un accordo che permette all’azienda di modificare, a suo piacimento l’orario giornaliero, settimanale del lavoratore – che l’accordo definisce flessibilità – in ogni momento e senza preavviso e quindi sopperire alla sua disorganizzazione costringendo i lavoratori a subire, non un regime di flessibilità ma un vero lavoro a chiamata rendendo difficile anche organizzare la loro vita famigliare.
Questi lavoratori hanno chiesto l’intervento di Cgil e Cisl di Bolzano ma le loro risposte, quando ci sono state, sono state evasive per non dire complici con l’azienda.
Da qualche mese questi lavoratori hanno deciso di fare lo “sciopero” della flessibilità – cioè andare a casa dopo le 8 ore di lavoro – oltre che di organizzarsi un USB Lavoro Privato e la reazione dell’azienda è stata violenta e repressiva con un sequela di lettere disciplinari fino al licenziamento di DAVIDE con un procedimento discutibile e oltre che ritorsivo nel tentativo di mantenere in fabbrica quel regime di paura, misto a ricatto, che fino a ad ora a permesso una gestione aziendale da caserma.
Una gestione autoritaria tanto pesante da costringere sua nipote a dimettersi per non subire ulteriormente le angherie della zia.
Il presidio di oggi oltre che manifestare la solidarietà a Davide ha voluto denunciare la doppia faccia della proprietaria della Glas Müller Vetri .
Quello dello showroom in centro dove mostrare un’immagine positiva della produzione e quella praticata in azienda dove i lavoratori sono vittime di un vero regime oppressivo da parte della proprietà.
Ai cittadini abbiamo distribuito un volantino per denunciare il fatto che mentre si festeggia la repubblica dentro la fabbrica della Glas Müller Vetri di Bolzano sembra che la Costituzione non abbia diritto di cittadinanza in quanto i lavoratori che scioperano vengono puniti e/o licenziati.
Abbiamo ribadito dal megafono che questa lotta non si fermerà fintanto che il lavoratore Davide non sarà riassunto, i diritti sindacali riconosciuti e la proprietà non si siederà ad un tavolo di trattativa per discutere delle problematiche sollevate dai lavoratori con la loro lotta.
Al termine del presidio i lavoratori della Glas Müller Vetri hanno voluto ringraziare quanti hanno dato sosteno alla loro lotta con una presenza attiva al presidio ma anche quei cittadini di Bolzano, e sono stati tanti, che passando davanti al presidio hanno espresso solidarietà.
P USB Lavoro Privato – lavoratori Glas Müller
Ezio Casagranda