Il NO ha vinto sul regime. Ora continuare la lotta
Adesso chi vorrà attentare ancora alla Costituzione del 1948 ci dovrà pensare mille volte di più. La Costituzione è la carta dei diritti di tutti. Non si può avere la pretesa di adattare la Costituzione si propri interessi di partito ed ancora meno come ha fatto Renzi, per favorire le banche come la Jp Morgan e la finanza internazionale.
Nonostante la disinformazione a reti unificate il golpe bianco è fallito. In Italia a differenza che in Turchia il popolo ha detto No ad una riforma della Costituzione fatta a colpi di maggioranza, da un presidente del del consiglio non eletto e di un parlamento eletto con una legge anticostituzionale.
Le hanno tentate tutte, con una potenza di fuoco impressionante, con Matteo Renzi onnipresente ad ogni ora su tutte le reti nazionali, con argomenti da venditori di pentole o tappeti falsi promettendo un nuovo Eldorado o la catastrofe in caso che avesse vinto il NO.
Hanno permesso a personaggi come De Luca di umiliare le Istituzioni, di calpestare ogni regola di democrazia, personalizzato lo scontro e diviso il paese con il risultato che il burattino Renzi deve andarsene a casa perché non ha svolto bene il suo compito di riformare la Costituzione antifascista per lasciare campo libero alle incursioni del mercato e della finanza, rapinando i beni comuni e travolgendo ogni tutela sociale del lavoro e dei cittadini
Ma la materialità del dato sociale, la disoccupazione crescente, l’impoverimento materiale, sociale e morale di un paese in sofferenza, ha pesato più del fuoco massmediatico, più delle favolette raccontate su un paese inesistente, più della pretesa arrogante di far passare per innovatori i conservatori e viceversa.
Una fatto altamente democratico che dimostra la maturità del popolo italiano ed il suo attaccamento ai valori della Costituzione, al diritto di votare chi ci governa, alla democrazia come partecipazione attiva oltre che espressione di voto.
Cari giornalisti, direttori di giornali e di Televisioni, questa è la vittoria del popolo, non del populismo, come siete abituati a dire con superbia e disprezzo.
Anche in Trentino il NO ha vinto nonostante che i nostri governanti abbiamo giocato la carta dell’Autonomia che sarebbe salva dalla riforma Renzi. Un modo arrogante ed egoista di intendere l’Autonomia intesa come salvaguardia dei propri privilegi e quindi una conferma indiretta che la nostra Autonomia è un privilegio.
I trentini hanno risposto picche a questa becera logica di potere ed hanno votato NO perché intendono l’autonomia non come privilegio ma come forma di autogoverno aperta ai problemi della società e capace di confrontarsi e farsi carico delle questioni più generali che coinvolgono l’intero paese.
Il voto è stato anche uno schiaffo a quell’Europa che ha sostenuto l’attacco alla nostra Costituzione, dalla Merkel a Hollande passando per Schauble, il ministro dell’economia tedesco, che non ha esitato ad affamare il popolo greco pur di salvare le banche tedesche.
Adesso chi vorrà attentare ancora alla Costituzione del 1948 ci dovrà pensare mille volte di più. La Costituzione è la carta dei diritti di tutti. Non si può avere la pretesa di adattare la Costituzione si propri interessi di partito ed ancora meno come ha fatto Renzi, per favorire le banche come la Jp Morgan e la finanza internazionale.
Oggi noi siamo felici ma convinti, più di ieri che questi torneranno alla carica, e quindi va rilanciata la lotta sul piano sociale, dei diritti e della difesa dei beni comuni e della Costituzione antifascista.
Una lotta sociale che si ponga l’obiettivo di togliere il pareggio di bilancio, cancellare le leggi antipopolari dei governi Monti, Letta e Renzi, dal jobs act, alla riforma Fornero ed in grado di rilanciare un nuovo welfare che punti sui servizi pubblici, sulla difesa dei beni comuni e sulla definizione di un reddito di cittadinanza.
USB Trentino – Ezio Casagranda