Orvea, va in scena la solidarietà
No, non ci stiamo a questa logica arrendevole e paternalistica. Noi lottiamo per un lavoro dignitoso che ci permetta di vivere avendo tempo per noi stessi e per la nostra famiglia.
Ieri è pienamente riuscito lo sciopero con presidio dei lavoratori e delle lavoratrici Orvea di S. Pio X a Trento contro la disdetta del contratto integrativo e la gestione autoritaria all’interno del supermercato messa in campo dalla nuova proprietà.
Una disdetta doppiamente inaccettabile sia nel merito (salario e normativa) sia nel metodo. Nel merito perché per i lavoratori comporta una perdita media di 200 euro mensili su una salario di 1300 euro oltre alle conquiste normative che permettevano un rapporto di lavoro dignitoso e, come nel caso dell’aspettativa non retribuita, la possibilità di dedicare maggior tempo a se stessi ed alla famiglia. Nel metodo perché è l’ennesima dimostrazione di arroganza di un gruppo che, mentre sulla stampa cerca di fregiarsi con iniziative a carattere sociale sul posto di lavoro, agisce in spregio dei lavoratori e delle lavoratrici ignorando volutamente la storia, gli accordi e situazioni consolidate nei vari negozi.
Massiccia la partecipazione allo sciopero e grande è stata la solidarietà dei clienti che in questo modo hanno volto mostrare vicinanza ai lavoratori in sciopero e condivisione degli obiettivi che erano alla base della protesta di oggi.
Oggi abbiamo vissuto una giornaa importante in quanto al presidio hanno partecipato anche i giovani dell’Assillo, associazioni e semplici cittadini – ai quali va un grazie particolare – che con la loro presenza hanno voluto essere parte attiva di una lotta e di un movimento di protesta che va oltre le mura del supermercato di via S. Pio X di Trento per coinvolgere tutti noi: dal diritto al lavoro ad un reddito dignitoso in applicazione dell’articolo 36 della Costituitone Italiana.
Il jobs act e la crisi vengono oggi utilizzati dal padronato per aumentare i carichi di lavoro, ricattare i lavoratori, e ridurre salari e diritti, cancellare la contrattazione collettiva per sostituirla con un rapporto individuale a perdere per il lavoratore.
Vengono messe in discussione conquiste sociali importanti come lo stato sociale, il diritto alla casa, si privatizzano i servizi e i beni comuni in nome del profitto.
I lavoratori e le lavoratrici Orvea sono coscienti che la lotta che hanno intrapreso è una lotta difficile e di lunga durata e per questo la loro battaglia non sarà limitata al supermercato di Trento ma cercherà di coinvolgere gli altri punti vendita di Orvea e la cittadinanza tutta.
Un percorso di lotta che avrà momenti informativi pubblici sulla reale situazione interna al gruppo Orvea e per contrastare la filosofia del gruppo Poli che nei colloqui individuali ripete che “oggi avere un lavoro è già una fortuna” e quindi se protesti sei un ingrato.
No, non ci stiamo a questa logica arrendevole e paternalistica. Noi lottiamo per un lavoro dignitoso che ci permetta di vivere avendo tempo per noi stessi e per la nostra famiglia.
Vogliamo ribadire che noi siamo persone in carne ed ossa e non semplici pacchi da spostare da un posto all’altro rivendichiamo diritti che vanno oltre il valore monetario perchè riguardano la singola persona nella sua dignità e nei suoi affetti più cari e non accettiamo che questo sacrificato sull’altare del profitto.
Con questa lotta difendiamo quelle conquiste fondamentali che rendono il lavoro diverso dalla schiavitù.
RSA USB Orvea – USB e SBM Trento