Presidio contro Poletti e il festival del liberismo
Contestiamo Poletti e il festival del liberismo.
Troviamo tutti/e
 
 DOMENICA 5 GIUGNO
 
 ORE 10,00 A TRENTO
 Via Diaz angolo via Oss Mazzurana
Questo  governo, come i governi precedenti con la scusa “ce lo chiede l’Europa”  continua con la politica di attacco alle condizioni di vita e di lavoro  di settori sempre più ampi della nostra società, concretizzatisi con il  jobs act, il massiccio ricorso ai vaucher, i bassi salari che insieme a  tutte le altre ‘riforme’ – a partire dalla cosiddetta riforma Madia  della P.A. e dei Servizi Pubblici Locali – il cui unico scopo è la  privatizzazione dei beni comuni e dei servizi essenziali, con il  complice assenso di CGIL CISL UIL;
  Il blocco dei  contratti dei dipendenti pubblici, in atto ormai da 7 anni, si inserisce  nel più pesante tentativo, perpetrato dalla Confindustria e sostenuto  apertamente dall’Unione Europea, di abolizione del contratto nazionale e  dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
 Ma anche nel nostro Trentino, nonostante l’Autonomia di cui gode, si  applicano senza riserve, anzi spesso si anticipano, le politiche di  precarizzazione del lavoro e della buona scuola. Questa provincia  finanzia la scuola privata con oltre 11  milioni annui, elargisce  finanziamenti alle imprese che licenziano( vedi Marangoni) finanzia il  tunnel del Brennero, ha privatizzato le politica della casa, sostiene le  grandi speculazioni immobiliari della finanza locale e dei poteri forti  Trentini..
 L’accordo dello scorso 18 maggio  sottoscritto da Cgil Cisl e Uil e  Cooperazione per i lavoratori del “progettone” (1600 lavoratori)  rappresenta un ulteriore esempio di riduzione dei salari per  salvaguardare i profitto (marangoni, Aquafil, cartiere, ecc) e in questo  caso per “non incidere sul bilancio pubblico”.
  Renzi e  Poletti non contenti di aver massacrato il diritto del lavoro oggi  puntano a manomettere la Costituzione, introdurre un sistema autarchico e  quindi restringere fortemente gli spazi di democrazia e reprimere ogni  forma di dissenso o di ribellione.
  Per contestare  Poletti, che è uno dei principali responsabile del jobs act, della  liberalizzazione dei contratti a termine, dei vaucher del lavoro  gratuito – come all’Expo, negli stage o in questo festival – della  precarietà, USB Trentino invita lavoratori, pensionati, giovani,  insegnanti e studenti al presidio di domenica 5 giugno alle ore 10,00 a Trento – angolo via diaz/via Oss Mazzurana – per dire che non non accettiamo che il lavoro sia ridotto a merce, la cultura sia piegata al profitto, la scuola privatizzata e succube alla politica ed alla finanza e che la Costituzione non si tocca.
 Noi  siamo in piazza per contestare quel ministro che ha consigliato agli  studenti di fare in fretta, che laurearsi con 110 e lode non serve  niente, che il posto di lavoro fisso è una chimera e che il si può  fare in mille posti naturalmente con contratti precari o vaucher o  gratuito come all’Expo o al festival dell’economia. Al presidio saranno raccolte le firma sui referendum sociali e  Costituzionali oltre che sulla piattaforma sulla quale ad ottobre USB  NAZIONALE proclamerà lo sciopero generale. La Francia dimostra che è possibile opporsi alla scelte della Troika, della  BCE e del Fondo monetario internazionale che , ricordiamo sono  organismi non eletti da nessuno.
USB Trentino
 
							     
    
			 
							 
							 
							 
        						 
				 
 
									 
    
			 
    
			