Progettone: L'assessore OLivi incontra USB e CLP
Nessuna illusione ma riconoscimento che le nostre iniziative di questi mesi hanno consigliato all’assessore Olivi di aprire questo confronto, ancora parziale e sicuramente insufficiente, ma che a mio avviso segna un passo importante ed in particolare la fine di quell’isolamento politico su cui puntavano Cgil Cisl e Uil e la stessa Federazione per continuare a fare i loro comodi.
Ieri abbiamo incontrato l’assessore Olivi. Un incontro interlocutorio che, se non ha portato risultati immediati, ha permesso di sperare quella specie di apartheid messo in atto – dai firmatari dell’accordo del 18 maggio 2016 – nei confronti di chi era contrario ad un accordo definito storico dai firmatari dello stesso.
Un incontro che abbiamo chiesto con lettera firmata dal oltre 80 lavoratori del progettone ancora a giugno 2016 e che solo ora l’assessore si è degnato di dare seguito a quella richiesta incontrando USB e il CLP per ascoltare i motivi della contrarietà all’accordo capestro del 18 maggio scorso che ha sancito una riduzione del salario per gli oltre 1600 lavoratori del progettone.
Un contratto si solidarietà lo chiamano i sindacati confederali perché avrebbe permesso 80 nuove assunzioni. Strano che ieri Olivi non è riuscito a dimostrare che le 80 assunzione siano state effettivamente fatte.
Nell’incontro oltre ai motivi per i quali siamo contrari a quell0accordo abbiamo ribadito che la provincia, in quanto ente pubblico, non può non riconoscere la nostra rappresentanza nel settore o esimersi dal verificare come vengono spesi le risorse pubbliche stanziate per il cosiddetto “progettone.”
Abbiamo ribadito che il lavoro svolto dei dipendenti del progettone non può essere considerato assistenza (come sostengono in molti compreso qualche sindacalista) ma un lavoro attivo che noi abbiamo definito un valore aggiunto per i territorio Trentino.
Abbiamo indicato i punti negativi di quell’accordo, che le modifiche atte da comitato tecnico non hanno superato, e le sue ricadute sul versante previdenziale e pensionistico.
Abbiamo ribadito che è necessario una politica di rilancio del “progettone” coinvolgendo anche soggetti pubblici nella gestione diretta dei lavori, della necessità di valorizzare il lavoro e le professionalità dei lavoratori che operano sia nel verde, del pubblico, delle case di riposo e dei servizi alla persona.
Infine abbiamo chiesto alla provincia di aprire un tavolo con tutti l rappresentanze sindacali presenti nel progettone per affrontare tutte le questioni aperte e che richiedono risposte precise.
Abbiamo indicato percorsi e proposte per arrivare ad una nuova visione del ruolo del progettone anche in relazione al perdurare della crisi che continua ad espellere lavoratori dal mercato del lavoro; ricerca di nuove risorse (tassa di soggiorno) e valorizzazione delle professionalità presenti nel settore riconoscendo anche contrattualmente il loro contributo alla valorizzazione del territorio e del turismo in particolare.
Olivi su nostra specifica richiesta si è impegnato ad un nuovo incontro da farsi a tempi brevi per continuare il confronto avviato, non con poche difficoltà, nella giornata di ieri.
Nessuna illusione ma riconoscimento che le nostre iniziative di questi mesi hanno consigliato all’assessore Olivi di aprire questo confronto, ancora parziale e sicuramente insufficiente, ma che a mio avviso segna un passo importante ed in particolare la fine di quell’isolamento politico su cui puntavano Cgil Cisl e Uil e la stessa Federazione per continuare a fare i loro comodi.
Da oggi questo loro compito è un pò più difficile.
Diventa quindi importante che i lavoratori e le lavoratrici superino timidezze e paure per affrontare il 2017 con tutta la loro dignità e le loro ragioni che sono tante e ben consolidate.
A tutti/e un augurio che il 2017 sia migliore dell’anno appena trascorso.
USB Trentino