Sanifonds: tra verità e bugie
Riteniamo che non saranno certo il Presidente ed il Direttore a “togliere di mezzo dubbi e errate interpretazioni” perché questi signori non ci diranno la verità, ma cercheranno di venderci un prodotto! Ne va del loro posto di lavoro e della loro credibilità. D’altro canto, si è mai sentito un direttore di un’Assicurazione sostenere che stipulare un’assicurazione non sia conveniente???
Sorpresa: in questi giorni è girato in rete un volantino dal titolo emblematico, “Basta bugie su Sanifonds!”, con il quale tutti i dipendenti del settore pubblico sono invitati a partecipare ad un “botta e risposta” che tolga ogni dubbio…
Ma indovinate con chi è stato organizzato il “botta e risposta”?? Guarda caso con il Presidente ed il Direttore di Sanifonds…
Non prendiamoci in giro! Chiamare questi signori a parlare di Sanifonds è come chiedere all’oste se il vino che vende è buono…
Nell’incontro non si confronteranno esperti con opposti pareri per illustrare le loro ragioni in modo democratico, ma solo una parte. Non c’è, infatti, la volontà di fare informazione, ma indottrinamento. Rappresentare nel volantino come tanti “Pinocchio” coloro che in questi mesi hanno espresso perplessità e contrarietà su Sanifonds, è segno di grave intolleranza e di mancanza di argomentazioni.
Ma scusate, se Sanifonds è il toccasana dei mali della sanità, è “gratuito”, “forte e leggero”, compatibile con detrazioni dal 730, ci vien da chiedere, perchè l’iscrizione è obbligatoria, salvo disdetta??
Ritenete i lavoratori pubblici non in grado di valutare i “meriti del fondo”??
Perché usate il meccanismo del “silenzio assenso” e iscrivete d’ufficio i lavoratori, salvo loro delega negativa da inviare entro il 15 aprile?
Se il Fondo, come dite, è così utile e “non spreca risorse” (…), perché non si è lasciata ai lavoratori LIBERTÀ DI SCELTA, cioè libertà di aderire con manifestazione di consenso esplicito? Perché una volta iscritto il lavoratore deve restare in Sanifonds almeno 3 anni? Questo combinato disposto è una vera clausola vessatoria sulla pelle di chi lavora.
Ci permettiamo di porre questo quesito ai cantori di Sanifonds: cosa succederebbe se anche altre Assicurazioni (Sanifonds è una forma “assicurativa monopolista” pagata con i soldi sottratti al contratto provinciale) richiedessero una norma in base alla quale i cittadini dovrebbero pagare un’assicurazione sulla vita salvo disdetta??
Cari signori, siete voi che truccate le carte, anche dal punto di vista del mercato e della libera concorrenza!!
Riteniamo che non saranno certo il Presidente ed il Direttore a “togliere di mezzo dubbi e errate interpretazioni” perché questi signori non ci diranno la verità, ma cercheranno di venderci un prodotto! Ne va del loro posto di lavoro e della loro credibilità. D’altro canto, si è mai sentito un direttore di un’Assicurazione sostenere che stipulare un’assicurazione non sia conveniente???
Desta estremo stupore, infine, l’incontro organizzato, solo per i propri iscritti, da alcuni sindacati confederali, con il Direttore di Sanifonds che “potrà fornire le più autorevoli informazioni”.
“Autorevoli informazioni” su cosa?
Sugli interessi finanziari legati alla salute dei lavoratori?
Forse siamo ancora di vecchio stampo, ma riteniamo che un sindacato che non è in grado di farsi una propria idea sugli accordi che contratta è destinato ad essere subalterno. Se deve chiamare un soggetto terzo a spiegare un suo accordo, viene da chiedersi se conosce la materia che sta trattando, o firma sulla fiducia della controparte?
Per questi motivi invitiamo lavoratori e lavoratrici a sottoscrivere la dichiarazione di NON ADESIONE a Sanifonds per continuare la lotta per una sanità, pubblica, universale, efficiente e gratuita.
La salute è un bene troppo prezioso per essere subordinata al profitto!
USB Pubblico Impiego - volantino stampabile