Argomento:

T. Trasporti e la logica delle ritorsioni

USB, è convinto che il Trasporto Pubblico Locale in quanto pubblico, non deve essere affidato a privati, in quanto i soldi della collettività non devono servire per ingrossare i portafogli di imprenditori ed i ricavi dovrebbero essere utilizzati per migliorare il servizio.

 

In data odierna si è tenuto presso la sede di Trentino Trasporti in via innsbruck 65 a Trento, un'incontro tra l'USB Lavoro Privato del Trentino e la Trentino Trasporti Esercizio Spa, a seguito della proclamazione da parte della scrivente organizzazione sindacale della prima fase delle procedure di conciliazione e raffreddamento, in merito alla cancellazione unilaterale del contratto integrativo aziendale da parte di direzione aziendale e Provincia e la mancata stabilizzazione dei precari.

 

Alla direzione aziendale sono stati sottoposti dalla scrivente i seguenti punti:

Mantenimento del contratto aziendale di secondo livello, con la conseguente perdita dei 24 minuti ad agente unico;

Stabilizzazione dei precari di Trentino Trasporti (che dal bilancio presentato nel 2013 in camera di commercio ammontano a 150 addetti), perchè tale situazione crea incertezza nel loro futuro, non sapendo se tra uno, due o tre anni continueranno a lavorare;

La non applicazione dell'allegato 4 del CCNL (risarcimento danni), firmato a Roma in data 26 aprile 2014, che prevede un tetto massimo di 4000 € decurtabili mediante trattenuta sulla busta paga nella quota del 5% mensile, oltre a diverse riduzioni in base al numero di incidenti con dolo fatti dal lavoratore nei 24 mesi precedenti, creando così uno stato di tensione psicologica negli autisti intimoriti dalla possibilità di dover rimborsare ingenti somme.

 

La direzione aziendale ha risposto negativamente alle richieste della scrivente O.S., dichiarando che il motivo della macata stabilizzazione di parte dei precari è dovuta al fatto che i lavoratori hanno bocciato l'ipotesi d'accordo, che prevedeva tutta una serie di riduzioni di diritti ed indennità, tra cui i 24 minuti, affermando che tale riduzione non comporterebbe una perdita economica per il lavoratore e che in tutto il nord Italia non ci sono più aziende che hanno i 24 minuti.

 

Le predette affermazioni sono inveritiere in quanto: l'ipotesi di contratto prevedeva una monetizzazione per solo 10 dei 24 minuti e inoltre essendo una perdita di tempo ed il tempo essendo denaro, di conseguenza ai lavoratori comporterebbe una perdita economica, per quanto riguarda le altre aziende cche non anno i 24 minuti la cosa da chiarire una volta per tutte, che bisogna portare chi a meno al livello di chi ha più non viceversa.

 

Durante l'incontro è stato affrontato anche il tema della gestione da parte di Trentino Trasporti di Taxibus fino al 2008, e di quel famoso mezzo che valeva 15.000 € e poco tempo dopo, quando Taxibus (gestita da Trentino Trasporti) lo ha acquistato, la spesa è stata di 55.000 €, per Trentino Trasporti, il primo valore non era reale mentre, il secondo è corretto.

 

Il Tema privatizzazioni e affidamento ai privati non poteva rimanere indiscusso, essendo parte integrante della discussione per il servizio urbano di Trento, che secondo le dichiarazione del comune e prorogato al Trentino Trasporti solo fino al 2016.

 

USB, è convinto che il Trasporto Pubblico Locale in quanto pubblico, non deve essere affidato a privati, in quanto i soldi della collettività non devono servire per ingrossare i portafogli di imprenditori ed i ricavi dovrebbero essere utilizzati per migliorare il servizio.

 

USB Lavoro Privato del Trentino