Valorizzare il progettone per una solidarieta' di tutti
Per quanto riguarda la solidarietà – fermo restando che non può essere scaricata solo sul progettone – ritengo che con la valorizzazione del progettone e l’utilizzo di quote della tassa sul turismo ci sarebbero risorse per rispondere alla richiesta di lavoro di tutti gli aventi diritto e non solo di 80 lavoratori.
Valorizzare il lavoro del progettone per fare solidarietà con tutti i lavoratori aventi diritto.
La prossima settimana Cgil Cisl e Uil hanno convocato le assemblee di zona per lavoratori e lavoratrici del progettone. Sarà illustrato il nuovo contratto provinciale di lavoro (CPL) e i lavoratori saranno chiamati al voto.
Non sono chiare le modalità di voto e non è previsto nessun contraddittorio calpestando così ogni forma di democrazia sindacale. Per i tre sindacati le assemblee servono per nascondere la verità dietro una retorica inconcludente sui buoni pasto ed il cambio delle voci contrattuali.
Nelle loro dichiarazioni I tre confederali insistono su tre questioni:
Non cambia nulla; Mancano le risorse; vengono assunti 80 lavoratori/trici (solidarietà).
Noi increduli ci chiediamo: se non è cambiato nulla per quale motivo di doveva cambiare l’accordo?
Se si è fatto un accordo diverso è stato per risparmiare – con tagli che riguardano il salario, il Tfr e la pensione – DUE MILIONI di euro (lo afferma Olivi nell’intervista del 18 maggio 2016 alla firma dell’accordo).
Sulle risorse da destinare al progettone ritengo che solo la miopia di un sindacato piegato alle scelte dell’assessore Olivi non le vuole vedere.
Infatti abbiamo già scritto sulla possibilità di destinare una parte delle entrare derivanti dalla nuova tassa di soggiorno istituita nel 2015 e quindi mi soffermo sulla necessità – da parte della Pat ma anche delle parti sociali – di VALORIZZARE IL LAVORO del PROGETTONE.
Ecco noi chiediamo che questa attività di carattere amministrativo, come quella del verde o altre attività svolte dai dipendenti del progettone, vengano VALORIZZATE, cioè gli venga attribuito un valore come attualmente avviene per il lavoratore pubblico impiego o dei servizi.
VALORIZZARE il lavoro del progettone significa conoscere a quanto ammontano le entrate e/o risparmi da parte dei comuni, delle amministrazioni pubbliche, e/o di partecipate ( AMR, Cinformi, ecc) in cui vengono utilizzati lavoratori del progettone.
Se un lavoratore del progettone sostituisce un giardiniere comunale, un impiegato pubblico, un custode del Mart significa che comune, provincia, museo risparmiano sul personale e quindi hanno un guadagno.
Una Giunta che spende 49 milioni per finanziare un progetto che coinvolge oltre 1700 i lavoratori e decine di cooperative e non fa un bilancio di questa attività sicuramente non può ritenersi ne responsabile ne trasparente.
USB, coordinamento lavoratori progettatone e un centinaio di lavoratori hanno chiesto un incontro con il presidente Rossi e l’assessore Olivi proprio per chiedere un bilancio fra entrate/uscite del progettone. Si un bilancio vero, che valorizzando il lavoro svolto da questi lavoratori e lavoratrici, sappia dare un preciso quadro costi/benefici alla collettività proveniente dall’attività del progettone.
Infatti, per un sindacato non prono al potere, dovrebbe essere naturale sapere quanto viene valutato il lavoro che questi lavoratori svolgono sul territorio in termini della sua salvaguardia, sui flussi turistici a seguito della ma manutenzione delle bellezze del Trentino svolto da queste persone.
Per quanto riguarda la solidarietà – fermo restando che non può essere scaricata solo sul progettone – ritengo che con la valorizzazione del progettone e l’utilizzo di quote della tassa sul turismo ci sarebbero risorse per rispondere alla richiesta di lavoro di tutti gli aventi diritto e non solo di 80 lavoratori.
Questa e vera solidarietà e quindi ci chiediamo se i confederali si sono chiesti come vengono utilizzati questi soldi? Per l’aumento ai dirigenti? Per le consulenze, per i nuovi Cda delle APT o delle partecipate?
Ecco, mentre la giunta ben si guarda da fornire ai cittadini un bilancio dell’attività svolta dal progettone lascia intendere che il progettone e pura assistenza o peggio ancora mero assistenzialismo.
Non accettiamo il contratto per la sua negatività sul salario e sui diritti ma anche perché fa propria la filosofia di ritenere il progettone mera assistenza. Come altrimenti interpretare la dichiarazione scritta nella premessa del CPL che recita “le parti per non pesare sul bilancio provinciale…”.
Non ci invitano alle assemblee perché non vogliono che ai lavoratori sia svelata questa semplice verità ma non ci arrendiamo e siamo determinati a cambiare questo accordo taglia salario.
Ezio Casagranda
USB Trentino