AMR: la rabbia dei lavoratori
Noi abbiamo le idee chiare su dove e come si potrebbe intervenire per sanare gran parte delle problematiche che quotidianamente inceppano un meccanismo che pare avere le rotelle fuori posto. Da molto tempo chiediamo di programmare una serie di incontri di settore tra direzione, lavoratori, coordinatori e sindacato. Una cosa semplice, da cui tutti potrebbero trarne vantaggio.
Dopo che, nei mesi scorsi, Presidente di amr ed amministratori comunali hanno detto la loro; a fronte della discussione del bilancio aziendale e dell’annuncio, amplificato a mezzo stampa, dell’affido del “progettino” da parte del Comune ad amr (che prevede l’assunzione temporanea di 36 lavoratori), anche noi dipendenti di amr vorremmo dire la nostra.
AMR  ha un suo statuto, un presidente, un CdA, un comparto direttivo  e..recentemente anche una sua Commissione Etica (e tutto questo ha il  suo bel costo!). Di fatto è un’azienda semipubblica che deve rendere  conto al Comune. Quindi gestisce la cosa pubblica…quella di tutti noi.
   Noi teniamo ad AMR e crediamo che possa diventare un’azienda meglio  organizzata ed anche in espansione. Crediamo anche che debba essere un  modello, per la sua natura di servizio pubblico, d’esempio per le altre  aziende. Pensiamo che sia indispensabile quindi che anche i lavoratori,  che sono il cardine, possano e debbano intervenire sulle scelte  strategiche che s’intende fare.
Innanzi  tutto cominciamo dal fatto che la quasi totalità dei lavoratori dei  settori palestre-cimiteri e parcheggi ha stracciato la tessera della  FILCAMS-CGIL passando in USB (delegati compresi). Questo per i seguenti  motivi:
   La nostra non è stata un scelta facile nè improvvisa ma la conclusione  di una vicenda che si trascinava da mesi ed iniziata con  l’allontanamento del funzionario, che per quattro anni ha lavorato con  noi, portando avanti le nostre problematiche e tutto questo nel pieno di  una vertenza con Azienda e Comune, e che ci ha messo in grosse  difficoltà, congelando, di fatto, tutte le trattative in corso. Neanche  l’intervento della cgil confederale ha potuto sanare quello che ormai in  FILCAMS è diventata una regola….”nessun dissenso”. Tante promesse mai  concretizzate. Anzi in categoria il confronto franco e democratico è  stato sostituito dal ricorso alle commissioni di garanzia, come può ben  dimostrare l’allontanamento del funzionario e la recente messa sotto  inchiesta di due operaie del pulimento, semplicemente per aver espresso  parere contrario ai provvedimenti della Segretaria.
Non parliamo neanche che nell’aprile di quest’anno la stessa Filcams ha approvato il nuovo CCNL del Commercio, (con il benestare della ns segreteria provinciale): contratto “capestro” che non possiamo in questa sede approfondire nei suoi contenuti e che riguarda una buona parte dei dipendenti amr (che al suo interno ha una svariata tipologia di contratti..dal tempo indeterminato, ai custodi e pulizie, ai voucher, agli interinali, al commercio, al progettone, esternalizzazioni, ecc).
Non ci sentiamo più tutelati da un sindacato che sembra più attento al colore della “giacca” che ai nostri problemi ed abbiam ben potuto riscontrarlo con la scorsa amm.ne che chiudeva il cerchio monocolore tra Sindaco-presidenza amr e cgil.
Oggi,  paradossalmente, gli stessi lavoratori che chiedono un dialogo con  l’azienda, vengono puntualmente ignorati e gli incontri negati, come se  non facendo più parte di mamma cgil, non avessero più diritto di parola.
   In questo senso ci rivolgiamo al nuovo sindaco perchè ci ascolti e  riesca a concrettizzare ciò che a tutt’oggi è rimasto solo un con-chiuso  di giunta privo ed efficacia, stilato nel pieno della campagna  elettorale per il municipio; ci rivolgiamo anche all’attuale presidente  di amr (ma ancor più all’imminente prossimo nominato) perchè prema per  l’applicazione del protocollo d’intesa (considerato dal CdA di amr in  identico periodo elettorale) come più volte abbiamo sollecitato.
Tale  protocollo proposto e voluto fortemente dai lavoratori, desidera aprire  un tavolo di dialogo, tra amr-comune e sindacato, ed ha l’obiettivo di  confrontarsi sulle linee strategiche di sviluppo dei servizi comunali  affidati all’azienda e di consolidare le relazioni sindacali interne. Un  tavolo che tratti : conoscenza dei dati dell’organico – il suo turn  over – la forza lavoro e la suddivisione contrattuale- l’organizzazione  del lavoro – gli interventi di formazione – la riqualificazione  professionale ed inserimento del personale del Progettone –  l’applicazione e la chiarezza su tutti i servizi esternalizzati e sub  appaltati.
  Fare questo significherebbe dare un servizio efficiente ai cittadini, rispondendo nel contempo alle esigenze dei dipendenti.
Ma  veniamo ad oggi: cioè al rifiuto ed alle continue mancate risposte che  la direzione di amr dà…o meglio NON dà, ai problemi più quotidiani e  concreti dei dipendenti, ma di conseguenza anche degli utenti. Ultimo  incontro 22 maggio 2015 –
   Troppe volte e non solo nella ns azienda, abbiamo visto scaricare sui  lavoratori una discutibile gestione aziendale. “I dipendenti costano  troppo, sono dei lavativi, ed è per questo che la ns azienda ha dei  problemi..” In pratica..il problema siamo noi, il problema sono i  lavoratori! Risultato? Svilimento del ruolo e delle competenze  professionali degli operatori, taglio delle ore, peggioramento delle  condizioni lavorative, malfunzionamento e peggioramento del servizio  reso all’utenza!
Il  ns lavoro è pagato 7 euro lordi/ora (netti5,65), è disagiato nei turni e  negli orari (dall 7,00 alle 24,00 e oltre) con ordini di servizio che  vengono quasi quotidianamente modificati in nome di una flessibilità che  si concretizza invece nei fatti come perenne reperibilità tipica del  “lavoro a chiamata”. E non basta rispondere con arroganza “ringraziate  che vi diamo un lavoro” per quanto..di questi tempi sia diventata una  drammatica verità per moltissimi cittadini.
   Spesso, per esempio nel settore impianti sportivi/culturali, sentiamo  le lamentele delle società sportive e degli utenti, senza poter  rispondere od intervenire in alcun modo. Il funzionamento ed  organizzazione del Palasport, tra Liceo-associazioni-comune ed amr ne è  un esempio lampante. Così anche come gli orari disagiati per gli utenti  degli abbonamenti dei parcheggi, o per il parco mezzi dei cimiteri….e  via dicendo.
Noi  abbiamo le idee chiare su dove e come si potrebbe intervenire per  sanare gran parte delle problematiche che quotidianamente inceppano un  meccanismo che pare avere le rotelle fuori posto. Da molto tempo  chiediamo di programmare una serie di incontri di settore tra direzione,  lavoratori, coordinatori e sindacato. Una cosa semplice, da cui tutti  potrebbero trarne vantaggio.
   Ci domandiamo come mai a tutt’oggi non ci sia la volontà di perseguire  una strada che potrebbe essere virtuosa e portare buoni risultati. Di  cosa ha paura la direzione? Ha qualcosa da nascondere?
   Ce lo domandiamo tutti ma nel contempo non siamo più disponibili a  tacere, accolandoci responsabilità non nostre, mentre vediamo il nostro  lavoro ed il nostro servizio peggiorare di giorno in giorno. Invitiamo  questa Giunta e questo Consiglio a fare le scelte giuste, augurandoci  nel contempo che la direzione aziendale amr intenda fare i passi  necessari e dialogare con propri lavoratori: diversamente se ne assumerà  la completa responsabilità davanti alla cittadinanza.
  I dipendenti AMR iscritti ad USB
  USB del Trentino
 
							     
    
			 
							 
							 
							 
        						 
				 
 
									 
    
			 
    
			