Orvea: No ad un accordo al ribasso.
Per questo ci permettiamo di affermare, senza timore di essere smentiti, che la proposta Orvea assomiglia troppo ad una brutta copia ad un vecchio accordo ormai in via di superamento.
Nell’incontro odierno per il nuovo contratto integrativo aziendale ORVEA (CIA) è emerso con chiarezza che Orvea vuole un contratto aziendale al ribasso cancellando così importanti conquiste contenute nel contratto Orvea disdettato.
Questo è anche il risultato delle iniziative fatte in questi mesi che hanno costretto Orvea a modificare la sua proposta iniziale.
In questo periodo si sono fatti passi in avanti ma a nostro avviso esistono ancora alcune resistenze da parte aziendale che poco hanno a che vedere con l’efficienza aziendale e molto con resistenze ideologiche.
Infatti la tesi prevalente è che se quell’accordo va bene per i lavoratori del Poli deve andare bene anche ai lavoratori Orvea dimenticando (volutamente?) che siamo due aziende diverse, con clientela, storia e accordi diversi e quindi non facilmente omologabili.
Fare le stesse cose per situazioni diverse è il massimo della disuguaglianza
E tanto per stare in tema si ricorda che a fine anno scade il contratto Poli e, si presume, sarà rinnovato con relativo incremento salariale e miglioramenti normativi che la Direzione ORVEA vorrebbe escludere dal nostro CIA.
Per questo ci permettiamo di affermare, senza timore di essere smentiti, che la proposta Orvea assomiglia troppo ad una brutta copia ad un vecchio accordo ormai in via di superamento.
Nel merito dell’incontro dell’incontro dobbiamo registrare:
Parte normativa: le proposte aziendali su trasferimenti, aspettativa non retribuita, pause e tempo parziale sono negative. Mentre su maggiorazioni, lavoro festivo, ferie, ecc. sono ancora insufficienti;
Parte economica: fermo restando che Orvea intende mantenere un trattamento discriminante nei confronti dei nuovi assunti e questo per noi rimane inaccettabile (parità di lavoro parità di retribuzione), sul Premio di Risultato (PdiR) la discussione si è incentrata sulla nostra richiesta di definire una progressività del premio di risultato in coerenza con il miglioramento dei risultati raggiunti superando le soglie di sbarramento contenute nella proposta aziendale;
Nell’incontro l’azienda ha più volte ribadito che l’attuale proposta Orvea per il rinnovo del CIA è un prendere o lanciare.
Noi abbiamo respinto questa specie di ultimatum e nei prossimi incontri – il primo è previsto per il 19 novembre – intendiamo ribadire le ragioni delle nostre richieste invitando Orvea a superare questo atteggiamento ideologico per valorizzare le proposte che hanno messo sul tavolo le RSA e le organizzazioni sindacali.
Volantino che sarà distribuito domani alla manifestazione NO TAV
USB Lavoro Privato – Le RSA USB Orvea